Operazione Boom, 1978 .
Ve lo figurate un tale che nel centro di Catanzaro fa scoppiare sacchetti di carta gonfiati d’aria, con su stampata una bomba a mano?
E’ il 9 dicembre 1978 ed a compiere la singolare performance è Mario Parentela, che insieme a Franco Magro si è inventato “Operazione BOOOM” nell’intento di sconvolgere un certo perbenismo culturale in nome della dirompente forza dell’immaginazione e dell’arte. Un’azione eccentrica di marca futurista ancora più esplosiva se si pensa alla sonnolente situazione della Calabria artistica in quegli anni.
Opera queste, che nel l’esuberanza di una sperimentazione che non esclude la sfera del ludico, evidenzia questioni di assoluta centralità quali una certa critica alla società dei consumi filtrata attraverso l’analisi dei mass media, degli effetti della loro proliferazione, quindi delle forme di codificazione di immagini e suoni, parole e note.
Per diffondere la notizia si avvale del foglio acefalo dis/continuo E/Mana/Zione n° 14 della cui redazione Napoli/Firenze/Catanzaro fa parte .