...“La scrittura e la pittura condividono tradizionalmente un comune gesto creativo archetipico: entrambe si articolano sul movimento fluttuante della mano che scorre in bilico su un piano obliquo, dove lascia una traccia fluida che s’asciuga e s’imprime. Entrambe iniziano con un gesto intuitivo, a cui seguono altri che rincorrono la prima scia, per tornare su fili di idee dei quali chiarire il senso, schiarire forme e significati, oppure semplicemente per lanciarsi oltre il confine dell’intellegibile e prolungare il segno primario come filo di una traccia univoca che insegue un’unica e continua pulsione creativa.
L’effetto di sovrapposizione materica è legato al percorso della mano che traccia i segni sul foglio e sembra ossessivamente costretta a ripercorrere in cerchio i propri passi .
Vediamo la “pittura-scrittura interamente ribaltata sulla superficie che diventa così il luogo di brulicanti grovigli di segni”
(F.Menna) .