Mario Parentela è nato nel 1942 a Catanzaro dove vive e lavora. Dopo il suo esordio nell’arte con una ricerca materico-informale, nel 1966 si trasferisce a Venezia. Qui partendo da poetiche neo-dada e neo-costruttiviste si avvicina alla Poesia Visiva utilizzando un segno calligrafico, al confine tra pittura e scrittura. Intanto collabora con il gruppo Continuum di Napoli, in particolare con gli esponenti dell’arte poetica verbo visuale Bugli, Martini, Desiato e Caruso. In particolare con Caruso stabilisce un rapporto intellettuale molto intenso testimoniato dalle lettere e dai documenti custoditi nell’Archivio d’Arte Luciano Caruso a Firenze. L’opera di Parentela si caratterizza per l’uso di materiali diversi, dal manifesto murale al libro-oggetto, dal film d’artista alla performance, intervenendo, e talvolta cancellando, i soggetti, oppure utilizzando la scrittura per reinventare parola e significato per elaborare nuovi meccanismi di lettura.
Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Nel 1987 alla mostra “Il Piccolo Scrivano” mostra di edizioni di poesia sperimentale, Palazzo Strozzi, Firenze. Nel 1986 al Museo Pignatelli di Napoli alla rassegna “L’impassibile Naufrago” riviste sperimentali a Napoli 1960/1970. Nel 1989 è invitato alla rassegna “Far Libro e pagine d’artista in Italia” Forte Belvedere, Firenze. Nel 1991 viene invitato al XVI Premio Città di Gallarate ”Parola immagine” e viene acquistata una sua opera da destinare alla Civica Galleria d’arte Moderna di Gallarate. Nel 1988, nell’ambito degli scambi tra il Museo Mattia Preti a Taverna ed il Museo d’Arte Contemporaneo di La Valletta (Malta) prende parte alla mostra “La continuità”. Nel 1999 partecipa alla mostra “Il libro d’artista in Italia 1960/1980” alla Galleria d’Arte Moderna di Torino. Nel 2004 espone al MAON di Rende nella rassegna “Arte in Calabria 1960-2000” e nel 2009 è presente alla collettiva “Art of Live” organizzata dalla Triennale di Milano. Nel 2011 è invitato alla Biennale di Venezia e nel 2012 è presente con una mostra personale dal titolo “Colonna Sonora” al MARCA di Catanzaro.
Con la sua opera “L’azzeramento della scrittura” (oggi presente nella collezione del Museo MAON di RENDE) è tra i protagonisti nel 2018 della mostra “Contributi al Novecento” presso la Fondazione Stelline, Milano ed è presente nel libro di Tonino Sicoli “Fiori all’occhiello. Presenze artistiche nel XX secolo da Boccioni e Marasco ai contemporanei” (Skira editore, 2019). Nel 2020 realizza una cartella contenente una raccolta di 10 lavori dal titolo ”Zibaldone 2010” (De Luca Editori D’Arte) con un testo di Angelo Capasso che verrà presentata per la prima volta proprio in occasione della mostra alla Biblioteca San Giorgio.